Torna indietro

Punteggio di distribuzione: la nuova metrica per misurare la visibilità dei post

Punteggio-di-distribuzione-Facebook

Condividi:

8 min
Redazione Humans
Condividi su:
8 min
Redazione Humans
Punteggio-di-distribuzione-Facebook

La misurazione delle statistiche dei post su Facebook da oggi ha un alleato in più: il punteggio di distribuzione o Distribution Score. Capire quali sono i post che funzionano e soprattutto perché, sarà più facile ed intuitivo che mai.

Un aspetto che agevola i creatori di contenuti che vogliono capire su cosa sia meglio puntare e cosa, invece, occorra modificare all’interno di una strategia di marketing.

 

Cos’è il Punteggio di Distribuzione

Si tratta di una metrica che calcola, in base a determinati criteri, quanta visibilità organica ha guadagnato un determinato post rispetto alla media di quelli pubblicati precedentemente nella tua pagina. 

In questo modo sarà possibile fare dei paragoni tra i vari contenuti pubblicati, tenendo conto che l’algoritmo di Facebook farà già di base una distinzione tra video e gli altri tipi di contenuti, quindi foto, link e aggiornamenti di stato. 

 

Come viene calcolato

A ragion veduta Facebook ha ben pensato di non calcolare il punteggio di distribuzione allo stesso modo per tutti i tipi di contenuto, facendo una distinzione tra i video e tutto il resto:

  • Per le foto, i post contenenti le anteprime dei link e gli aggiornamenti di stato il metro utilizzato sarà quello delle impression. La reach organica di una foto sarà quindi paragonata con le impression ottenute dalle altre foto precedentemente pubblicate. Stesso discorso per link e aggiornamenti di stato, che verranno comparati ai post dello stesso tipo già pubblicati in precedenza. Ad esempio se una foto otterrà 1.000 impression, questo dato verrà paragonato con la media delle impression ottenute dalle foto precedentemente pubblicate, senza tener conto dei risultati ottenuti da link o aggiornamenti di stato. 
  • Per i video, oltre ai parametri di interazione come like, commenti, condivisioni e visualizzazioni, verrà inserito nel calcolo anche un fattore temporale. Ciò significa che le comparazioni non verranno fatte utilizzando i dati assoluti, ma paragonando i dati sulle interazioni ottenute dal video, rispetto a quelli precedenti, a seconda del tempo trascorso dalla pubblicazione del contenuto. Per esempio, se un video ha ottenuto 10 like e 10 commenti nelle prime 8 ore dalla pubblicazione, questi dati verranno paragonati con quelli di like e commenti ottenuti dai video precedentemente pubblicati, a 8 ore dalla loro condivisione. 

Il punteggio mostrato sarà di colore rosso se di almeno 1,3 volte inferiore alla media, verde se di almeno 1,3 volte superiore alla media mentre sarà di colore nero se all’interno di questo range. 

 

Dove si vede

Il nuovo parametro è già comparso all’interno di molti profili. Se non lo vedi non preoccuparti, è in fase di roll out e comparirà presto. 

Per le pagine per cui è già disponibile, il dato è visibile nel Creator Studio, di fianco agli altri dati della finestrella relativa al post pubblicato, ed ovviamente nei dati statistici visibili sotto al post direttamente nella piattaforma. 

Passando il mouse sopra il punteggio ottenuto, si aprirà una finestra in cui, sotto la dicitura “Comprendi la tua distribuzione”, vengono spiegate le motivazioni che hanno portato alla creazione di quel dato: maggiore o minor numero di click, reazioni, commenti e via dicendo. 

facebook punteggio di distribuzione

Come utilizzarlo

Non ci stancheremo mai di dirlo. I dati sono la linfa vitale del Digital Marketing. Ci permettono di prendere decisioni ponderate ed ottimizzare sforzi e risultati.  

L’aggiunta di questa metrica ci permette di capire in modo più che intuitivo cosa ha funzionato di più e cosa di meno, tra i contenuti che abbiamo pubblicato. E questo ci permette naturalmente di attivare un processo a cascata, che ci porta a ragionare su elementi in comune tra i contenuti o, al contrario, sulle differenze che possano aver causato questo slittamento nella prestazione.

Ad esempio, quelli che hanno funzionato maggiormente trattano un tema specifico? La lunghezza dei copy era simile o diversa? Il tono di voce che hai utilizzato era particolare o diverso dagli altri? 

Ecco, riuscire a porsi tutte queste domande e darsi una risposta ci permette di perfezionare la nostra strategia basandoci su fatti concreti e, di fatto, già misurati da Facebook. 

Riuscire a capire quali tipi di contenuti vale la pena riproporre, e quali invece vanno scartati, sarà da oggi molto più intuitivo. 

Ricevi i contenuti più rilevanti sul marketing digitale direttamente nella tua posta.

You have Successfully Subscribed!