Il personal branding su LinkedIn è un aspetto fondamentale da non sottovalutare per chiunque voglia promuoversi online come professionista.
In questo articolo, esploreremo le strategie più efficaci per il personal branding LinkedIn, fornendoti gli strumenti necessari per emergere nel tuo ambiente professionale.
Partiamo dalle basi: cosa vuol dire fare personal branding su LinkedIn?
Fare personal branding significa, in sostanza, costruire e comunicare costantemente e in modo efficace la propria figura professionale, che deve essere compatibile con la propria sfera personale.
Nello specifico, si tratta di condividere concetti come i propri valori, le proprie esperienze e competenze al fine di costruire la propria autorevolezza in un certo settore.
Ciò che differenzia il personal branding dal branding è il protagonista. Quando fai branding stai comunicando il business e non l’imprenditore che lo possiede (quindi la persona).
Ovviamente, l’obiettivo di fare personal branding è attirare maggiori opportunità lavorative, collaborazioni e clienti in linea con i propri valori e i propri obiettivi lavorativi.
Molto spesso, agli inizi, ci si ritrova ad avere clienti o collaboratori con cui non ci si rispecchia, ma con cui ci si sente “costretti” a lavorare per poter avere i primi guadagni.
Avere un personal brand, invece, ti permette nel lungo termine di attirare persone sempre più affini a te, in linea con i tuoi valori e i tuoi obiettivi.
LinkedIn per il personal branding offre opportunità uniche che altre piattaforme non possono eguagliare.
Con oltre 950 milioni di utenti in tutto il mondo, LinkedIn è il più grande network professionale online.
Ma come si fa concretamente a costruire un personal branding LinkedIn efficace?
In questo articolo, troverai strategie pratiche e consigli utili per ottimizzare il tuo profilo, creare contenuti di valore, interagire con la tua rete e molto altro ancora.
Che tu sia un professionista alle prime armi o un esperto del tuo settore, seguendo i passi che ti illustrerò potrai creare un personal brand solido e autentico, che ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi professionali e a distinguerti dai competitor.
Io sono Assunta Feraca, Co-Founder di Humans e mi occupo di Brand Positioning. In effetti non mi occupo solo di questo poiché sono una T-Shaped marketer da diversi anni.
Riguardo al Brand Positioning ho definito l’identità di diversi brand, personal brand e ibridi e ideato la strategia di posizionamento che poi ho messo in pratica con il Team Humans al completo.
Non esiste strategia di posizionamento senza un’identità da posizionare.
Come personal brand, definire elementi come:
- Il tuo Sistema di Credenze: in cosa credi, quindi i tuoi valori, le tue convinzioni e idee;
- La tua Unique Selling Proposition: l’essenza di ciò che rende il tuo prodotto o servizio migliore rispetto ai concorrenti;
- Il tuo TOV: il tono di voce che il tuo personal brand usa per comunicare con il mondo;
rappresenta il punto di partenza per poi passare a LinkedIn: il mezzo tramite cui comunichi tutto ciò che hai definito nell’elenco qui sopra.
Pront* a scoprire come fare personal branding su LinkedIn? Andiamo avanti in questo articolo.
Ottimizzare il profilo per fare Personal Branding su LinkedIn
Il primo passo fondamentale per un personal branding su LinkedIn di successo è ottimizzare il tuo profilo, in modo da attirare il giusto target.
Dedicare del tempo a perfezionare il tuo profilo LinkedIn può fare una grande differenza.
Per approfondire questo argomento, abbiamo già pubblicato un articolo completo su come creare un profilo LinkedIn efficace.
Seguendo i consigli presenti nell’articolo, potrai rendere il tuo profilo più attraente, professionale e memorabile rispetto alla media degli utenti presenti su questa piattaforma.
Creare contenuti di valore per il Personal Branding su LinkedIn
Hai ottimizzato il tuo profilo?
Ottimo, allora possiamo partire con la pubblicazione dei post!
Pubblicare contenuti di valore, quindi utili per il tuo target, è molto importante per il tuo personal branding LinkedIn e ti permette di:
- Dimostrare la tua expertise come professionista;
- Fornire un valore aggiunto al tuo target;
- Posizionarti come un punto di riferimento nel tuo settore.
Ma cosa si intende esattamente per “contenuti di valore”?
Si tratta di contenuti che rispondono alle esigenze, ai problemi, alle curiosità e alle sfide del tuo target, dandogli informazioni utili, spunti di riflessione e soluzioni concrete.
Attenzione però.
Spesso si rischia di ricadere nella trappola della cattedra.
Cosa significa?
Si intende un errore su cui molti agli inizi cascano, ossia quello di “salire in cattedra” senza averne le competenze o l’esperienza per poter insegnare.
Se non sei vist* come una figura autorevole nel mercato o non hai accumulato abbastanza esperienza per poter insegnare nozioni a chiunque, verrai vist* soltanto come presuntuos*.
O peggio ancora, puoi essere vist* come una persona che parla di ciò che non sa o che ripete a pappagallo ciò che ha appena studiato. 🦜
Come puoi uscirne?
Molto semplice… parla di tue esperienze personali!
Se racconti la verità, non ci sarà alcun motivo per non dover ascoltare ciò che hai vissuto e che ti è servito per imparare una lezione o fare esperienza.
Inoltre, c’è un altro motivo per il quale un contenuto basato sulla tua esperienza può andare di più: le persone amano le storie.
Soprattutto se raccontate bene.
Sbizzarrisciti quindi scrivendo articoli su LinkedIn Pulse, case study, o semplici post accattivanti in cui racconti qualcosa di rilevante e coerente con ciò di cui tratti.
L’importante è che i contenuti che condividi siano sempre pertinenti, ben curati e in linea con l’identità del tuo personal brand.
Sul mio LinkedIn condivido contenuti di valore e dimostro che quello che dico è vero attraverso la mia esperienza come professionista nel marketing.
Lavoro in questo settore dal 2010 e uso un tool digitale, Evernote, dove appunto delle note su tutto quello che mi capita di più rilevante e poi lo uso per creare i miei post.
Ovviamente, queste esperienze accumulate fanno sì che io possa non solo raccontarle, ma anche dare dei consigli pratici su cosa potresti fare meglio.
Argomenti: quali scegliere?
Per attirare l’attenzione del tuo target e posizionarti come un’autorità nel tuo settore, è fondamentale selezionare tematiche che siano rilevanti sia per il tuo pubblico che per il tuo mercato di riferimento.
Un consiglio pratico è quello di identificare i macroargomenti su cui concentrare la tua content strategy.
Per identificarli, potresti rispondere alle seguenti domande:
- Di cosa ti occupi?
- Quali contenuti dovresti fare che rientrano nelle tue competenze?
- Cosa vorrebbe sapere il tuo target? Da cosa è incuriosito?
Per esempio, se sei un* consulente di marketing digitale, i tuoi macroargomenti potrebbero essere:
- Strategie SEO;
- Social media marketing;
- Email marketing;
- Content marketing;
- Analisi dati.
O meglio ancora, potresti scegliere di parlare della gestione del lavoro per i freelancer e distinguerti rispetto ai tuoi competitor.
Se invece sei un* designer di prodotto, potresti parlare di:
- User experience;
- Design thinking;
- Innovazione tecnologica;
- Sostenibilità;
- Collaborazione tra team.
La scelta dei tuoi macroargomenti ti aiuterà a creare contenuti più mirati e non vaghi, ma soprattutto a dare valore reale al tuo pubblico, rafforzando così il tuo posizionamento.
Per intenderci, il posizionamento è il modo in cui vuoi essere percepit* nella mente del tuo target ogni volta che pensa a te.
E per rafforzarlo, non c’è niente di meglio che dimostrare le proprie competenze e parlare dei propri casi studio.
Inoltre, trattando regolarmente determinate tematiche, rimarrai impress* nella mente del tuo pubblico come un punto di riferimento per quelle specifiche aree di competenza.
Ad esempio i miei macroargomenti sono:
- Copywriting
- Storytelling
- Strategia
- Brand
- Email marketing
- Content creation
- Infine, unisco tutti questi argomenti in un filo conduttore comune che è la “salute mentale dei marketer” fornendo contenuti motivazionali per vivere meglio da professionista di settore.
Format e contenuti
Una volta definiti i tuoi macroargomenti, è il momento di esplorare i vari format e tipologie di contenuti che puoi utilizzare per comunicare il tuo messaggio su LinkedIn.
LinkedIn offre molteplici opzioni per condividere i tuoi contenuti, tra cui post testuali, immagini, video, sondaggi, articoli e dirette live.
Un connubio equilibrato di contenuti:
- Educativi / Di valore;
- Motivazionali;
- Di intrattenimento;
- Di “vendita”;
ti aiuterà a mantenere alto l’interesse della tua audience e a raggiungere diversi obiettivi di comunicazione.
I contenuti di valore, come guide pratiche, tutorial e approfondimenti, sono importanti per dimostrare le tue competenze e fornire un reale beneficio ai tuoi contatti.
Scrivere articoli su Pulse ti permette di esplorare in dettaglio i tuoi argomenti di competenza e di posizionarti come un* thought leader nel tuo settore.
Abbiamo anche scritto un articolo che spiega come pubblicare un articolo su LinkedIn Pulse. Prova a dargli un’occhiata!
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Se vuoi sapere più informazioni, ti suggerisco di dare un’occhiata al corso di SEO Copywriting ideato da Humans Academy, che ti fornirà tutti gli strumenti per scrivere articoli accattivanti e performanti su LinkedIn Pulse e non solo.
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Infine, un altro formato da non sottovalutare sono le dirette video su LinkedIn Live.
Questo strumento ti consente di trasmettere in tempo reale e di interagire con il tuo pubblico.
Per massimizzare l’impatto delle tue dirette, considera la possibilità di collaborare con altri esperti del tuo settore o di coinvolgere gli utenti con sessioni di Q&A.
Si possono creare delle dirette davvero molto coinvolgenti e che permettano al pubblico sia di imparare che di interagire.
Frequenza di pubblicazione consigliata
Per mantenere una presenza costante su LinkedIn e massimizzare i risultati del tuo personal branding, è importante definire una frequenza di pubblicazione ottimale.
Devi sapere che LinkedIn premia la costanza e maggior tempo passi sulla piattaforma, più ti aiuterà a mostrare alle persone i tuoi contenuti.
Al contempo, però, vengono a scontrarsi due linee di pensiero:
quantità o qualità?
Anche se la risposta che tutti vorrebbero ricevere è “entrambe le cose”, non sempre è possibile farlo.
Creare un contenuto realmente di valore, spesso, richiede studio, ricerche e tempo di qualità speso nella creazione del contenuto stesso.
A Humans quindi, ciò su cui puntiamo sempre è la ricerca della qualità.
Così come per i lavori fatti per i nostri clienti, anche sui social abbiamo sempre preferito approcciare fornendo meno contenuti “massivi” in termini di quantità, ma realmente di valore e utili per tutti i digital marketer e gli appassionati di marketing.
Al contempo, ciò non significa che non bisogna avere costanza oppure essere poco presenti.
Di conseguenza, stabilisci un ritmo che possa essere sostenibile per te e che ti possa permettere di ragionare a fondo sul contenuto e crearlo nel modo più efficace possibile, senza fossilizzarti troppo.
Come regola generale, ti consiglio di pubblicare sui 3-4 post a settimana, alternando i vari format e le tipologie di contenuti di cui abbiamo parlato.
Inoltre, più migliorerai nella creazione dei contenuti e nella velocità con la quale li produrrai, più potrai permetterti di aumentare gradualmente anche la quantità.
Interazione e networking: pilastri del Personal Branding su LinkedIn
Creare contenuti di valore è solo una parte dell’equazione del personal branding su LinkedIn.
Come già accennato nel nostro articolo su come creare un profilo LinkedIn efficace, l’interazione attiva (come commentare sotto i post altrui e interagire privatamente con altri utenti), è un elemento chiave del personal branding su LinkedIn che molti trascurano.
Infatti, interagire sotto ai post di utenti con cui sei già collegat*, ma anche con chi non ti segue ancora (anzi, meglio ancora!), aumenterà le probabilità di fargli apparire i tuoi post nei loro feed.
Ovviamente, se avrai seguito tutti i consigli su che tipo di contenuti pubblicare e li renderai interessanti, allora sicuramente interagiranno a loro volta con te, permettendovi a vicenda di ottenere maggiore visibilità!
Maggiore visibilità si tramuterà in più potenziali clienti che vedranno i tuoi contenuti, che a loro volta potranno richiedere, se interessati, un tuo servizio.
Il tutto senza pagare un singolo centesimo di pubblicità, ma solo seguendo passo passo questi step (gratuiti).
Questo è il potere dell’organico!
Ovviamente non ci sarà bisogno di commentare sotto qualsiasi post ti capiti in home.
Le tue interazioni dovrebbero concentrarsi su:
- Tuoi potenziali clienti in target;
- Figure di riferimento nel tuo settore;
- Tuoi competitor.
Commentando in modo intelligente, aprendo discussioni, fornendo spunti di riflessione, condividendo le tue esperienze personali o mostrando le tue conoscenze, mostrerai ad uno spettro ancora più ampio chi sei e quali sono le tue competenze.
Inoltre, ovviamente, potrai attirare l’attenzione dei diretti interessati e iniziare a costruire una relazione basata sulla fiducia e sulla stima reciproca.
Una delle cose più preziose che ci siano su questa piattaforma!
Infine, ricorda che l’interazione su LinkedIn non deve essere a senso unico. Mostra un interesse genuino verso gli altri professionisti, i loro progetti e le loro sfide.
Fai domande, chiedi feedback e suggerimenti, e crea opportunità di collaborazione e di scambio reciproco.
Più sarai apert*, generos* e proattiv* nelle tue interazioni, più il tuo network si rafforzerà e il tuo personal brand crescerà.
Dedicare del tempo ogni giorno a commentare, condividere e partecipare alle discussioni, sempre con l’obiettivo di fornire valore e di costruire relazioni di qualità con i tuoi contatti, ti sarà di grande aiuto a costruire il tuo personal brand.
Bastano anche solo 10 minuti al giorno!
Conclusione su LinkedIn Personal Branding
Riassumendo, per costruire un personal brand solido su LinkedIn, è fondamentale:
- Avere un profilo completo, accattivante e ottimizzato per il tuo target (qui il link dell’articolo su come avere un profilo LinkedIn efficace);
- Condividere regolarmente contenuti rilevanti e di qualità, spaziando tra diversi format e tipologie;
- Interagire in modo autentico e strategico con i tuoi contatti, partecipando attivamente alle discussioni e fornendo valore aggiunto;
- Definire una frequenza di pubblicazione costante e realistica, per mantenere una presenza regolare sulla piattaforma;
- Sfruttare le funzionalità avanzate di LinkedIn, come gli articoli su Pulse (qui il link dell’articolo su come pubblicare su Pulse) e le dirette Live, per approfondire i tuoi temi di competenza e coinvolgere il tuo pubblico.
Implementando queste strategie di personal branding LinkedIn, potrai costruire una presenza professionale solida e influente sulla piattaforma.
Ricorda, il personal branding non è un’attività da svolgere sporadicamente, ma richiede consistenza, impegno e dedizione nel lungo termine.
Mettere in pratica le strategie e i consigli forniti accumulati dopo molta esperienza sulla piattaforma, ti aiuterà a fare un salto di qualità.
Quindi… che stai aspettando?
Inizia fin da adesso a lavorare sul tuo profilo, a creare contenuti di valore e a interagire con la tua rete in modo proattivo.
Di mese in mese vedrai dei risultati sempre migliori, te lo garantisco!