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Core Web Vitals: perché sono importanti per il tuo sito

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Paolo Musano
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Quando visitiamo un sito web, ci aspettiamo (a patto di avere una connessione veloce) che carichi alla velocità della luce, che tutto sia esattamente dove dovrebbe essere e che ogni clic porti esattamente dove vogliamo andare, senza attese. Ma questo è il desiderio di qualsiasi utente che naviga in Rete.

Ecco perché Google si è inventato i Core Web Vitals. Ma che cosa sono esattamente? E perché dovresti preoccupartene?

I Core Web Vitals sono una serie di metriche specifiche che Google considera essenziali per l’esperienza complessiva di un utente su un sito web.

Si tratta di velocità, stabilità visiva e reattività: tre pilastri che possono fare la differenza tra un sito che attrae e mantiene i visitatori e uno che li fa scappare prima ancora che possano dire “Google”.

Perché dovresti tenere conto di questi fattori?

Beh, non solo una migliore esperienza utente porta a tassi di conversione più alti e a clienti più soddisfatti, ma Google ama anche premiare i siti che si prendono cura dei loro visitatori. Ciò significa che ottimizzare il tuo sito per questi Core Web Vitals può effettivamente aiutarti a scalare le classifiche di ricerca.

Quali sono i Core Web Vitals?

Partiamo con il piede giusto: i Core Web Vitals sono come il battito cardiaco del tuo sito web. Google li ha introdotti per misurare quanto bene il tuo sito sta facendo in termini di esperienza utente.

Parliamo di tre grandi amici che dovresti conoscere a menadito: Largest Contentful Paint (LCP), Interaction to Next Paint (INP) [a partire da marzo 2024, ha sostituito il vecchio parametro First Input Delay (FID)] e Cumulative Layout Shift (CLS).

I Core Web Vitals di Google

I Core Web Vitals di Google e gli intervalli del rendimento da monitorare (Fonte: Google)

  • Largest Contentful Paint (LCP): è ossessionato dalla velocità. Misura quanto tempo ci vuole per caricare il contenuto principale della tua pagina. Immagina di entrare in una stanza: LCP è il tempo che impieghi a vedere chiaramente il quadro più grande appeso alla parete. Google dice che se riesci a farlo in 2,5 secondi o meno, sei sulla strada giusta.
  • Interaction to Next Paint (INP): misura l’interattività e si preoccupa di quanto velocemente il tuo sito risponde alle azioni degli utenti. Dopo che clicchi su qualcosa, quanto tempo passa prima che vedi la reazione del sito? INP vuole che questa attesa sia breve, idealmente meno di 200 millisecondi.
  • Cumulative Layout Shift (CLS): misura la stabilità visiva e odia quando le cose si muovono inaspettatamente. Sai quelle volte in cui stai per cliccare su qualcosa, ma improvvisamente si sposta? Ecco, quello è un no-no per CLS. Vuole che tutto rimanga al suo posto mentre carichi la pagina, per non confondere o frustrare chi la sta navigando.

Questi tre amici lavorano insieme per assicurarsi che il tuo sito web offra un’esperienza utente fluida, veloce e soddisfacente.

E fidati, in un mondo dove ogni secondo conta, avere LCP, INP e CLS dalla tua parte può fare la differenza tra un visitatore che rimane (e magari si converte in cliente) e uno che se ne va frustrato.

Perché i Core Web Vitals sono importanti?

Allora, perché dovresti preoccuparti dei Core Web Vitals?

È semplice: sono fondamentali non solo per offrire un’ottima esperienza ai tuoi visitatori, ma anche per il tuo successo su Google.

Immagina i Core Web Vitals come il biglietto d’ingresso per una festa esclusiva dove tutti vogliono essere: le prime posizioni sui motori di ricerca.

Primo, pensa all’esperienza utente. In un’era digitale dove l’attenzione è una moneta preziosa, avere un sito che carica velocemente, è stabile visivamente e reattivo può davvero fare la differenza tra trattenere un visitatore o perderlo a favore della concorrenza. Se un sito è lento o frustrante da navigare, le persone semplicemente se ne andranno. E questo non è solo brutto per il business; è un’opportunità persa di creare un legame con un potenziale cliente.

Poi c’è la SEO, ovvero la capacità del tuo sito di posizionarsi bene su Google. Google ama fornire ai suoi utenti risultati di ricerca di alta qualità che carichino rapidamente e funzionino bene su qualsiasi dispositivo. Migliorando i tuoi Core Web Vitals, stai essenzialmente dicendo a Google: “Ehi, guarda qui! Il mio sito merita un posto in prima fila perché offre un’esperienza stellare ai visitatori.” Questo può tradursi in una migliore visibilità nei risultati di ricerca, portando a più traffico, più engagement e, in definitiva, più conversioni.

In poche parole, ottimizzare i Core Web Vitals del tuo sito non è solo una questione di buone pratiche tecniche; è una strategia essenziale per costruire e mantenere la tua presenza online.

Come misurare i Core Web Vitals

Capire come stanno andando i tuoi Core Web Vitals è fondamentale e, per fortuna, misurarli è più semplice di quanto pensi.

Primo su tutti, Google PageSpeed Insights dovrebbe essere il tuo nuovo migliore amico. Inserisci l’URL della tua pagina, e questo strumento non solo ti darà un punteggio complessivo, ma ti svelerà anche i dettagli su LCP, CLS, e INP. Ti mostra anche suggerimenti su cosa ottimizzare. È come avere un meccanico che ti dice esattamente cosa non va nella tua auto.

Poi c’è la Google Search Console, uno strumento che ti permette di monitorare le prestazioni di tutto il tuo sito nel tempo. Qui puoi vedere come Google vede il tuo sito e quali pagine hanno bisogno di un po’ più di amore in termini di Core Web Vitals. È un po’ come avere un report regolare sulla salute del tuo sito.

Lighthouse è un altro strumento utile, che puoi aggiungere come estensione a Google Chrome. Ti permette di eseguire audit di performance direttamente dal tuo browser. È come avere uno scanner diagnostico portatile per controllare la salute dei tuoi Core Web Vitals in qualsiasi momento.

E non dimentichiamo il Chrome User Experience Report, o CrUX, che fornisce dati reali sugli utenti che visitano il tuo sito. Questo ti dà una visione autentica di come le persone esperiscono il tuo sito nel mondo reale, non solo in un ambiente di test. È come chiedere direttamente ai tuoi clienti cosa pensano del tuo negozio.

Usando questa suite di strumenti gratuiti, potrai trasformare il tuo sito in una macchina ben oliata che Google adora mostrare nei suoi risultati di ricerca.

Ma misurare è solo il primo passo: il vero lavoro inizia quando inizi a ottimizzare!

Strategie di ottimizzazione per i Core Web Vitals

Allora, sei pronto a mettere le mani in pasta e ottimizzare i Core Web Vitals del tuo sito? Ottimo! Non importa se sei un tecnico provetto o se stai appena iniziando, queste strategie ti aiuteranno a dare una marcia in più al tuo sito web.

Ottimizzare LCP (Largest Contentful Paint)

Per migliorare LCP, concentriamoci sul far apparire il contenuto principale il più velocemente possibile. Ecco alcuni passaggi chiave:

  • Ottimizza le immagini: usa formati di immagine moderni come WebP, che sono di qualità elevata, ma di dimensioni ridotte. Pensala come una dieta per le tue immagini, le rende leggere e veloci.
  • Riduci il codice JavaScript e CSS che rallenta: rimuovi o riduci il codice che impedisce al tuo contenuto di caricarsi rapidamente. È come togliere gli ostacoli da una pista di corsa, permettendo al tuo sito di sprintare verso il traguardo.
  • Utilizza il caching del browser: memorizza in cache le risorse del sito per velocizzare i caricamenti per i visitatori di ritorno. È come ricordare il percorso più veloce per arrivare al lavoro, risparmiando tempo ogni giorno.

Migliorare INP (Interaction to Next Paint)

Per rendere il tuo sito più reattivo:

  • Riduci il tempo di esecuzione di JavaScript: questo rende il tuo sito più veloce nella risposta agli input degli utenti. È simile a migliorare i riflessi in uno sport, permettendoti di reagire più rapidamente.
  • Sfrutta il lazy loading: carica contenuti come immagini e video solo quando sono necessari (ad esempio, quando l’utente scorre la pagina). È come ordinare il cibo solo quando hai fame, invece di occupare il tavolo con piatti che non mangerai subito. 

Ridurre CLS (Cumulative Layout Shift)

Per limitare gli spostamenti del layout, ecco cosa puoi fare:

  • Stabilisci dimensioni per le immagini e i video: questo evita che si spostino mentre il resto della pagina si carica. È un po’ come prenotare il posto per il tuo ombrellone in spiaggia, così nessuno può rubartelo.
  • Evita inserimenti pubblicitari ingombranti: assicurati che gli annunci non spingano il contenuto in basso o lateralmente quando appaiono. È come assicurarsi che nessuno ti tagli la strada mentre cammini.

Migliorare i Core Web Vitals del tuo sito non è un’attività da fare una volta e poi dimenticare. È un processo continuo di monitoraggio e ottimizzazione. Ma i benefici valgono assolutamente l’impegno: non solo migliorerai l’esperienza dei tuoi utenti, ma darai anche una spinta alle tue prestazioni SEO.

Case study ed esempi pratici

Parlare di teoria e strategie è utile, ma vedere questi concetti in azione? È ancora meglio. Ecco perché esplorare case study ed esempi pratici può essere illuminante. Vedere come altri hanno affrontato le sfide dei Core Web Vitals offre non solo ispirazione, ma anche soluzioni concrete che potresti applicare al tuo sito.

Case Study 1: ottimizzazione di LCP per un e-commerce

Un sito e-commerce lottava con tempi di caricamento lenti. Analizzando i dati, il team ha scoperto che le immagini ad alta risoluzione erano le principali colpevoli.

La soluzione? Hanno implementato immagini in formato WebP, una tecnica di compressione che riduce le dimensioni delle immagini mantenendone la qualità. Inoltre, hanno adottato il lazy loading, assicurando che le immagini venissero caricate solo quando necessario.

Il risultato? Un miglioramento del 40% sul tempo di LCP, che ha portato a un aumento significativo del tempo trascorso sul sito e delle conversioni.

Case Study 2: riduzione del CLS su un blog

Un popolare blog tecnico stava affrontando problemi di CLS a causa di annunci e immagini che si caricavano asincronamente, causando spostamenti imprevisti del contenuto.

La soluzione? Assegnare dimensioni fisse a immagini e spazi pubblicitari e introdurre un buffer per gli annunci dinamici.

Questo ha stabilizzato il layout, riducendo il CLS e migliorando l’esperienza generale dei lettori.

Case Study 3: migliorare l’INP per un portale di notizie

Un sito di notizie affrontava tempi di interazione lunghi, soprattutto su dispositivi mobili. Dopo un’analisi approfondita, hanno scoperto che script di terze parti e una montagna di JavaScript non ottimizzato erano i colpevoli.

Hanno quindi deciso di ridurre gli script, ottimizzare il codice JavaScript esistente, e implementare il caricamento differito per script meno critici. Questi cambiamenti hanno drasticamente ridotto l’INP, migliorando l’engagement degli utenti.

Questi esempi dimostrano che, con l’approccio giusto, migliorare i Core Web Vitals sia assolutamente fattibile e porti a benefici tangibili.

L’importante è iniziare con un’analisi dettagliata, identificare i problemi specifici del tuo sito e applicare soluzioni mirate.

Ottimizzare i Core Web Vitals, quindi, non significa solo scalare le classifiche di ricerca (anche se questo è sicuramente un grande vantaggio). Il suo scopo principale dovrebbe essere quello di offrire ai tuoi visitatori un’esperienza online fluida, veloce e soddisfacente.

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