Il report viene pubblicato all’interno della sezione dedicata alla trasparenza di Facebook, nata con lo scopo di fornire maggiori informazioni su ciò che gli utenti vedono all’interno della piattaforma. Una conferma di come il desiderio del Social, al pari di quello di Instagram, sia quello di offrire una conoscenza sempre più approfondita del loro funzionamento, per stimolare una sempre maggiore fiducia nei propri confronti da parte dell’utente.
Si tratta a tutti gli effetti di uno strumento che si aggiunge a quelli a disposizione dei marketers, in quanto al suo interno è possibile trovare tutta una serie di informazioni oggettive su cui poter riflettere e, soprattutto, da cui poter prendere ispirazione.
Ma ora vediamo nel dettaglio cosa possiamo trovare al suo interno.
Cosa contiene il Widely Viewed Content Report
Una volta aperta la pagina del report si viene catapultati in un testo piuttosto lungo e diviso in diverse sezioni. Le più importanti sono:
- Che tipo di post vedono gli utenti nel News Feed
- Qual è il contenuto più visualizzato
- Quali sono i link e i domini più visualizzati
- Quali sono le pagine più visualizzate
- Quali sono i post più visualizzati
Nello specifico quello del secondo trimestre fa riferimento al periodo che va dal 01 Aprile al 30 Giugno ed esclude ciò che viene visto al di fuori del News Feed – sezione Watch, Marketplace o altro – oltre, naturalmente, a contenuti sponsorizzati.
I risultati del report
Un primo set di dati interessante, riguarda l’origine dei post visualizzati nel News Feed. Sapere quale sia la distribuzione dei contenuti in questo senso è infatti molto utile a capirne il funzionamento. Ecco i numeri più importanti:
- Il 57% dei post visualizzati nel News Feed sono di amici e persone seguite
- Il 19,3% sono post pubblicati nei Gruppi di cui si fa parte
- Il 14,3% sono post di Pagine seguite
- L’8% sono post “sconnessi” ed il restante 1,5% ricade sotto la categoria “altro”
Un’altra rilevazione utile riguarda la presenza o meno di link all’interno dei post visualizzati. L’87% di essi non aveva alcun link, mentre solamente il 13% aveva un link di rimando ad una pagina esterna alla piattaforma.
Un’ennesima prova di come l’algoritmo di Facebook valorizzi maggiormente i contenuti che non suggeriscono agli utenti di uscire dal Social Network.
Le pagine e i post più visualizzati del secondo trimestre
Oltre a fornire dati da cui è possibile partire per fare ragionamenti più ampi, il Widely Viewed Content Report regala anche tante curiosità, come ad esempio le pagine ed i post che hanno avuto maggiore reach organica all’interno del News Feed.
Ad esempio, per il secondo trimestre del 2021, la pagina più visualizzata è quella dell’Unicef. A seguire troviamo la pagina di cucina “Kitchen Fun With My 3 Sons”, quella di video virali “Sassy Media” e “The Dodo”, pagina per amanti di animali.
Il post più visualizzato è stato un gioco di parole intitolato “le prime tre parole che vedi costituiscono la tua realtà”. Scorrendo in basso nella classifica si può notare come tra le prime venti posizioni non ci sia nessun post informazionale, un solo tutorial, un post emozionale e un post del Presidente americano Joe Biden.
Tutti gli altri presenti nelle prime venti posizioni in classifica ci sono sondaggi, indovinelli, challenge e quesiti di vario genere.
Vantaggi e difetti del Widely Viewed Content Report
L’uscita di questo report è sicuramente qualcosa di interessante sotto tanti punti di vista. Sapere cosa viene visto maggiormente all’interno del Feed oppure quali siano pagine o post più visualizzati può sicuramente aiutare ad approcciarsi in modo sensato alla piattaforma, oltre, naturalmente, a trarre ispirazione per costruire una strategia vincente.
Tuttavia ci sono ancora alcuni problemi legati alla sua azionabilità.
Il primo limite riguarda le sue limitazioni geografiche. I dati analizzati ed esposti sono infatti relativi eclusivamente al mercato statunitense, rendendo difficile fare un’interpretazione che possa andare al di fuori di questi confini. Così come un altro aspetto migliorabile riguarda la parzialità dei dati riportati che fanno riferimento solamente a ciò che accade all’interno del News Feed, tralasciando tanti altri aspetti che potrebbero essere interessanti.
La buona notizia in questo senso è che proprio nel paragrafo di chiusura dell’ultimo report Facebook ha precisato come il desiderio sia quello di espanderlo anche ad altri paesi e ad altri tipi di contenuti, oltre che ad altre sezioni del Social Network.
Insomma, ad oggi, per chi opera principalmente nel mercato italiano, può risultare difficile farne un uso pratico, ma chissà che, con i futuri miglioramenti, non possa diventare a tutti gli effetti una vera e propria arma in più.