Tuttavia è altrettanto vero che per attuare in tempi brevi la conversioni ecologica della nostra economia, la tecnologia può aiutarci sotto tanti punti di vista.
La digitalizzazione come perno dei Sustainable Development Goals
I Sustainable Development Goals o SDGs, sono una lista di 17 punti, a loro volta suddivisi in 169 target, individuati dalle Nazioni Unite ed inserite nell’Agenda 2030 per orientare le politiche di sviluppo dei vari Paesi aderenti all’ONU in un’ottica di sostenibilità ambientale e giustizia sociale.
Tra i mezzi utili a raggiungere questi scopi c’è anche l’innovazione che, inevitabilmente, passa anche dalla digitalizzazione delle imprese e, più in generale, della società tutta.
Secondo un articolo pubblicato da Asvis – Alleanza Italiana per lo Sviluppo sostenibile “per la sua profonda connessione con tutti e 17 gli SDGs, la rivoluzione digitale può essere considerata lo strumento principale a supporto di una transizione green su scala globale”.
Basti pensare ad uno dei vantaggi più banali: il risparmio in termini di carta stampata. L’avvento della digitalizzazione in questo senso ha permesso di generare degli enormi benefici e si tratta solo di un esempio tra tanti.
Una doppia opportunità per le aziende
Già in un altro articolo del nostro blog abbiamo parlato dei vantaggi che un processo di Digital Transformation può portare alle aziende da un punto di vista di ottimizzazione delle mansioni, dei tempi e dei costi. Si tratta di opportunità che, da un punto di vista strategico, non ha senso lasciarsi scappare.
La nostra Agenzia è in questo senso da sempre un partner fedele a chi decide di buttarsi in questo mondo, sia con le sue attività di consulenza sia con i Corsi della nostra Academy a cui hanno spesso partecipato anche imprenditori che desideravano sfruttare a pieno le potenzialità offerte dal Digital. Alcuni hanno trovato ciò che gli occorreva tra i percorsi formativi già ideati da noi, mentre per altri è stato necessario ideare un percorso personalizzato pensato ad hoc.
Tuttavia, oltre alla necessità di avvalersi il più possibile di prodotti e processi innovativi, la stretta connessione che può nascere tra la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale è una duplice occasione che le aziende devono sfruttare se vogliono prosperare in futuro.
Operare all’interno di criteri ambientali minimi non è solo un qualcosa di eticamente condivisibile, ma può davvero aiutare un’azienda a crescere anche in termini di fatturato. I consumatori ormai hanno un occhio di riguardo per queste tematiche, e sebbene qualche volta vengano ancora ingannati da operazioni di greenwashing, anche su larga scala, col tempo impareranno a distinguere in maniera chiara chi ha scelto di convertire il proprio operato secondo un approccio green e chi invece lo fa solo per dipingere la propria immagine di verde. Inutile puntualizzare che quando viene percepita questa distinzione, i consumatori sceglieranno la prima opzione.
Digital e Green: un binomio dal grande potenziale + case studies
Per capire bene come gli strumenti che ci ha messo a disposizione il progresso digitale possano avere un impatto altamente benefico sulla società in termini di sostenibilità ambientale, abbiamo scelto alcuni esempi che secondo noi incarnano a pieno questi due concetti.
Il primo case study che evidenzia questo matrimonio perfetto tra digital e green è quello di TooGoodToGo. Si tratta di una semplice app in cui i rivenditori di beni alimentari come forni, ristoranti o bar, possono mettere degli annunci riguardanti del cibo che butterebbero a fine giornata, naturalmente ad un prezzo scontato. L’utente può prenotare la “Magic Box” e andare a ritirarla all’orario prestabilito. Il risultato? Il cibo non viene sprecato, l’attività non perde inutilmente denaro e la startup danese è riuscita su questo semplice concetto a costruire un business solido che ogni giorno salva migliaia di tonnellate di cibo in tutto il mondo. Se si pensa che ad oggi circa un terzo del cibo prodotto viene sprecato, un’idea di questo tipo, resa possibile grazie all’innovazione digitale, è esattamente ciò che serviva.
Un altro esempio piuttosto semplice, ma al contempo con un potenziale incredibile, è quello della sharing mobility. Sono ormai tantissime le aziende nate su questo modello di business, che si basa sulla condivisione dei mezzi di trasporto. E, nella maggior parte dei casi, si tratta di mezzi sostenibili. Dai monopattini, al car sharing, passando per biciclette normali ed elettriche. L’aiuto che queste startup stanno dando nella diffusione di pratiche di trasporto green potrà essere a dir poco decisivo. Tutte queste realtà sarebbero potute nascere senza il progresso digitale? La risposta è evidentemente un no.
Lo smartworking: una soluzione ecologica
Ma c’è anche un altro aspetto che ha invaso le nostre vite nell’ultimo anno, reso possibile dalla digitalizzazione e, soprattutto, in grado di abbassare l’impronta ecologica della nostra società. Si tratta dello smartworking. Con l’adozione sempre più diffusa del lavoro da remoto i risparmi in termini di emissioni, derivante dal mancato spostamento di milioni e milioni di lavoratori in tutto il mondo, è un risparmio ambientale davvero enorme e, soprattutto, reso possibile solo ed esclusivamente dalla diffusione del digital all’interno dei processi lavorativi.
I vantaggi della conversione ecologica delle aziende
La conversione ecologica delle aziende ha nella digitalizzazione uno dei suoi più solidi alleati. I risparmi ambientali che si possono generare grazie ad una piena introduzione del digitale all’interno delle aziende sono considerevoli e, come dimostrato da questi esempi, può portare benefici, anche economici, alle aziende che scelgono di cavalcare questo cambiamento, oltre che alla società in senso lato.
Il futuro non è solo Digital, è anche Green. Il matrimonio perfetto tra innovazione e sostenibilità, a cui tutti siamo invitati.